POURIA JASHN TIRGAN E EMANUELE FANTINI
Il progetto nasce dalla volontà dei due performer di riscoprire il linguagg io poetico col pubblico, in un periodo storico dove i bardi si trovano solo nelle pagine dei libri. “Da tempo, oramai, accumuliamo materiale di natura diversa: pezzi rap, poesie performative, musiche e canzoni. Li accomuna la loro natura verbale: questi materiali esistono solo dal momento in cui divengono narrazione orale. La curiosità ci ha spinti a domandarci come sia possibile passare da un pezzo all’altro in modo organico mantenendo una coerenza all’interno di una performance. Il rap come genere musicale vive oramai di modelli poco pregnanti: è possibile cambiare un immaginario fatto sempre più di money maker, machos e drug dealer? È possibile adoperare questo linguaggio svuotandolo, trasformandone gli ideali perché rispecchino quelli di ragazzi con una sensibilità differente? È possibile fare in Italia quello che Kae Tempest fa in Inghilterra?
Il progetto nasce dalla volontà dei due performer di riscoprire il linguagg io poetico col pubblico, in un periodo storico dove i bardi si trovano solo nelle pagine dei libri. “Da tempo, oramai, accumuliamo materiale di natura diversa: pezzi rap, poesie performative, musiche e canzoni. Li accomuna la loro natura verbale: questi materiali esistono solo dal momento in cui divengono narrazione orale. La curiosità ci ha spinti a domandarci come sia possibile passare da un pezzo all’altro in modo organico mantenendo una coerenza all’interno di una performance. Il rap come genere musicale vive oramai di modelli poco pregnanti: è possibile cambiare un immaginario fatto sempre più di money maker, machos e drug dealer? È possibile adoperare questo linguaggio svuotandolo, trasformandone gli ideali perché rispecchino quelli di ragazzi con una sensibilità differente? È possibile fare in Italia quello che Kae Tempest fa in Inghilterra?
La potenza di poeti come Whitman, Prevert o Gualtieri rivela la sua massima efficacia non tanto nella sola lettura di un testo scritto, quanto nella sua dimensione sonora e performativa. Intendiamo costruire uno spettacolo che riesca a unire la vitalità dei concerti con la potenza dei linguaggi del mondo performativo”. Pouria Jashn Tirgan consegue la laurea triennale al DAMS di Bologna nel 2017 e si diploma come attore alla Civica Accademia D‘arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine nel 2020. Nel 2019 pubblica il suo mixtape rap La Bellezza Collaterale.Emanuele Fantini oltre all’esperienza teatrale si approccia alla produzione musicale e al rap come autodidatta, apprendendo l’utilizzo di tecnologie di produzione musicale elettronica come ad esempio Ableton Live. Il progetto è stato selezionato nell'ambito del BANDO CURA, in binomio con la residenza multidisciplinare lombarda ILINXARIUM
archivio co- produzioni
Welcome Project - The foreigner's theatre è un gruppo emergente nato nel 2015 da un'idea di Chiara Rossini. Il nome scelto per il gruppo sottintende una particolare visione del Teatro: Il Teatro è un luogo altro, governato da proprie regole e leggi, al suo interno siamo tutti stranieri alla ricerca di intimità e dignità.
Il primo lavoro è stato Intime Fremde/Intimi Stranieri, dedicato ad una riflessione sui concetti di confine, identità, cittadinanza, all'incontro/scontro di anatomie culturali ed emotive. Uno spazio in cui guardare in controluce le paure e i desideri di un'umanità divisa tra il bisogno di appartenere e quello di libertà. Lo spettacolo ha debuttato il 20 novembre 2015 all'Acker Stadt Palast di Berlino ed è prodotto dal Teatro del Lemming in collaborazione con Tatwerk Performative Forschung di Berlino, ha vinto l'edizione del 2017 del Festival Crash Test ed è stato nominato tra i migliori spettacoli del 2017 dalla rivista Krapp's Last Post.
Il Teatro del Lemming ha sostenuto anche la produzione di Angst vor der Angst.
Vai al sito del progetto.
Nasce a Caserta ma si trasferisce presto a Roma ove si diploma presso l'Accademia dei Cocci. Al Cinema ha recitato, tra l'altro, in Sulla mia Pelle e in Rocco Chinnici (nel ruolo di Paolo Borsellino). Firma come attore e regista, con un grande favore critico, Dino e Caligola-Assolo.1 spettacoli sostenuti dal Teatro del Lemming.
DOYOUDaDA è un collettivo artistico con base tra Venezia e Bordeaux dedicato all'arte performativa, video arte e installazioni. Il filo rosso che unisce le produzioni di DOYOUDaDA, tra arti performative e multimediali, è una ricerca costante sul linguaggio: l'equilibrio tra significante e significato, l'asimmetria tra immagine e suono, il confine tra realtà e rappresentazione.
Il Teatro del Lemming ha sostenuto la produzione di SELFIE / STICK
Thierry ha collaborato con il Teatro del Lemming sin dagli esordi del gruppo partecipando come attore agli spettacoli La città chiusa (1990) Cinque sassi (1994) Faust (1995). Nato a Bruxelles, ha danzato con i più grandi nomi della coreografia del XX secolo, come Joseph Russillo e Maurice Béjart. Negli anni ha costruito uno stile tanto indefinibile quanto riconoscibile, caratterizzato dalla fusione della tecnica con l’arte scenica, i costumi – che egli stesso disegna – la coreografia, la regia, l'arte del corpo e la mimica. Ogni elemento contribuisce a rendere le sue performance assolutamente uniche e coinvolgenti.
Dal 2015 il Teatro del Lemming sostiene alcune sue produzioni: Pinocchio, Il circo immaginario e In...contro.