FARMACIA ZOO: E'
SARAJEVO, MON AMOUR - primo studio
7 Dicembre 2019 - ore 21.00 | Teatro Studio - Rovigo (RO)
di Gianmarco Busetto
con Gianmarco Busetto e Carola Minicleri Colussi
musica Enrico Tavella
luci Marco Duse
progetto realizzato con il sostegno di Teatro del Lemming, Rovigo, In Metamorfosi. Residenze per la ricerca teatrale 2019
Estro Teatro, Trento
Sarajevo, mon amour è il primo studio dello spettacolo nato da una ricerca sui 1.425 giorni d'assedio vissuti dalla città di Sarajevo tra il 1992 e il 1996 durante la Guerra dei Balcani. E' proprio per narrare di questo pericoloso gioco dell'odio, che Farmacia Zooè racconta una storia d'amore: quella tra Bosko Brkic e Admira Ismic, conosciuti com Giulietta e Romeo dei Balcani, fidanzati di etnie e provenienze geografiche differenti, uccisi da un cecchino e morti abbracciati sul ponte di Vrbanja, mentre cercavano di fuggire insieme da Sarajevo, per poter continuare ad amarsi e a vivere la loro vita.
di Gianmarco Busetto
con Gianmarco Busetto e Carola Minicleri Colussi
musica Enrico Tavella
luci Marco Duse
progetto realizzato con il sostegno di Teatro del Lemming, Rovigo, In Metamorfosi. Residenze per la ricerca teatrale 2019
Estro Teatro, Trento
Sarajevo, mon amour è il primo studio dello spettacolo nato da una ricerca sui 1.425 giorni d'assedio vissuti dalla città di Sarajevo tra il 1992 e il 1996 durante la Guerra dei Balcani. E' proprio per narrare di questo pericoloso gioco dell'odio, che Farmacia Zooè racconta una storia d'amore: quella tra Bosko Brkic e Admira Ismic, conosciuti com Giulietta e Romeo dei Balcani, fidanzati di etnie e provenienze geografiche differenti, uccisi da un cecchino e morti abbracciati sul ponte di Vrbanja, mentre cercavano di fuggire insieme da Sarajevo, per poter continuare ad amarsi e a vivere la loro vita.
Sarajevo, mon amour, è una serie di storie, quella di chi racconta, quella di chi è raccontato, quelle di chi osserva e ascolta, storie che si incontrano nella memoria sanguinosa di una città dilaniata dall'odio, una città in cui due ragazzi in un futuro qualsiasi, combattono contro le granate, i cecchini, la sete, contro la storia che, in ogni conflitto, vorrebb vittima chi non smette di amare.
E' il secondo spettacolo della Seconda Persona Civile, che, dopo 9841/Rukeli, iniste a dare del tu allo spettatore